NOTA POLITICA | FABRIANO, IL 15° CASTELLO DI JESI…

FABRIANO, IL 15° CASTELLO DI JESI…

È stato sufficiente un anno di gestione Ghergo e PD per capire quale strada hanno imboccato e in quale direzione vogliono andare. La Vallesina sta diventando l’area di riferimento. La strategia di smantellamento dei servizi comunali già messi in atto non preludono a nulla di buono. Nel 2013, con legge regionale, le vecchie Comunità Montane sono state soppiantate dalla creazione delle Unioni Montane dove in termini di funzioni e competenze nulla è cambiato. Tant’è, che lo statuto dell’Unione Montana dell’Esino-Frasassi, nel richiamarsi alle finalità della legge regionale, statuisce che: «è istituita ai sensi della legge su richiamata per la tutela e per la valorizzazione dei territori montani, per la programmazione dello sviluppo sociale ed economico delle comunità locali e per l’esercizio in forma associata di funzioni comunali». Allo stato attuale l’Unione Montana svolge le funzioni inerenti alle materie dell’Ambito Territoriale Sociale 10 su delega dei Comuni, mentre è venuta meno la gestione del Parco regionale Gola della Rossa, recentemente passata per legge regionale a un comitato di gestione autonomo con trasferimento di fondi e personale. Di qui la necessità di trovare sinergie con i Comuni già aderenti all’Unione Montana e con i Comuni limitrofi. Altrimenti, l’Unione Montana può essere “classificata” tra gli Enti improduttivi, privi di competenze e risorse economiche. In questo primo anno la maggioranza ha deciso di aderire alla società Jesi Servizi S.r.l. affidandogli per il momento la gestione delle mense scolastiche. Per il futuro sono certi i Trasporti Scuolabus, l’illuminazione, i cimiteri e così via. È stato messo in atto un sostanziale svuotamento delle funzioni comunali a favore di una società di cui il comune di Fabriano detiene l’1% del capitale. Allo stato attuale Jesi Servizi S.r.l.  può contare su un bilancio di circa 13 milioni di euro, di cui il 70% è ricavato dalla raccolta dei rifiuti urbani. I quali, a breve passeranno sotto la competenza del gestore unico provinciale dei rifiuti, i cui atti sono già stati approvati dai rispettivi Consigli Comunali. Pertanto, Fabriano invece di pensare e programmare una gestione dei servizi dei Comuni dell’entroterra, sta portando acqua al mulino di Jesi. Solo con le mense di Fabriano, Jesi Servizi S.r.l. avrà un beneficio di 150 mila euro annui, che serviranno ad appianare i “debiti” della società. Ora che l’assetto dell’Unione Montana è composto dai comuni di Fabriano, Sassoferrato, Cupra Montana, Staffolo, Serra San Quirico, Cerreto d’Esi e Mergo per un totale di 50 mila abitanti circa, che cosa spinge questa maggioranza ad andare in tutt’altra direzione se non per ragioni di “pseude alleanze politiche” che non portano da nessuna parte? Va ricordato a questa Sindaca ed anche al PD che in passato le Comunità Montane hanno fatto registrate Giunte e alleanze unitarie proprio per rispondere meglio agli interessi delle comunità dell’entroterra. Così, si indebolisce di fatto il ruolo dell’Unione Montana, la cui Presidenza è espressa proprio da Fabriano per nomina della stessa Ghergo. Abdicare al ruolo di Fabriano “capoluogo”, che storicamente ha sempre ricoperto anche nell’800 è pura miopia politica. A questo punto, ha poco senso continuare a tenere in piedi un Ente territoriale come l’Unione Montana, se viene svilito nelle sue funzioni statutarie. Malgrado tutto, la normativa statale vigente disciplina l’esercizio associato di funzioni e servizi da parte dei Comuni montani allo scopo di potenziare il ruolo di interlocutori primari degli utenti nello svolgimento dei medesimi servizi e funzioni e di garantire un efficace governo del territorio. Siamo difronte a una maggioranza che ha perso completamente la bussola. Ha smarrito la via maestra senza rendersi conto dei danni culturali che sta producendo. Non si può cancellare quella forma identitaria di un’area montana che l’orografia gli conferisce e le leggi regionali e nazionali gli riconoscono.  Un’area montana, che sempre più viene privata di servizi essenziali, che rileva un indice di invecchiamento della popolazione più consistente rispetto alla costa e che quindi ha sempre più la necessità e l’urgenza di costruire sinergie e strategie tra i Comuni dell’entroterra. Il Presidente Sagramola batta un colpo! Altrimenti, rimetta il mandato in mano alla Sindaca.

 

ASSOCIAZIONE FABRIANO PROGRESSISTA